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lunedì 22 marzo 2021

No Second Prize


presents:

Videogiochi Amiga che non hanno avuto successo di vendite ma apprezzati dalla critica e selezionati da Gabriele Ferri.

No Second Prize - Thalion Software - 1992

Schermata iniziale di No Second Prize

No Secon Prize è un simulatore di corse di Superbike completamente in 3D in grado di girare in maniera fluida anche su un Amiga 500 inespanso. Sviluppato dalla coppia Erik Simon/Chris Jungen e distribuito da Thalion Software nel 1992.

Nella schermata iniziale è possibile entrare in una fase di training in modo da prendere la mano con i controlli, non proprio intuitivi per un classico utilizzatore di Amiga, prima di cominciare il gioco vero e proprio. La Superbike si controlla prevalentemente con il mouse. Il movimento del mouse corrisponde al movimento della moto e con il tasto destro si accelera. Sulla tastiera è possibile selezionare le marce (anche se è presente la possibilità del cambio automatico), e riallineare la moto al circuito ripartendo dalla prima marcia. Nella fase di training è possibile scegliere il circuito tra i 20 disponibili nella competizione e il personaggio fra i 6 disponibili tra uomini e donne. E' anche possibile scegliere quanti opponenti avere: da zero fino a tre. Dal menù principale è anche possibile entrare nella schermata dei record e in quella delle info su ogni circuito. Nella gara competitiva invece si potrà scegliere solo il personaggio mentre i circuiti si sbloccheranno man mano che vinceremo quello precedente. Come ogni gioco di questo genere che si rispetti, è possibile salvare i progressi fatti per poi ricominciare da dove si era lasciato.

Secondo il mio punto di vista, e di molte riviste dell'epoca, è uno dei migliori simulatori di corse mai visto su Amiga. Anche questo titolo non ebbe giustizia da parte dei videogiocatori.

Commento di Gabriele Ferri

Con No Second Prize a mio avviso, la Thalion raggiunge la sua maturità artistica con un gioco che finalmente può dirsi unico nel suo genere. Seppur meritano di essere giocati almeno una volta, a parte Leander(ultima fatica prodotta degna di nota), gli altri titoli non sono rimasti legati al mio cuore (al contrario delle musiche, emozionanti e originali su quasi tutti i giochi).
Consiglio di ascoltare oltre la spettacolare e rockeggiante OST di N.S.P. , quelle di Chambers of Shaolin,Dragonflight, Wings of Death, A prehistoric Tale (su tutte), Tangram e Amberstar.
6 piloti di fantasia, ognuno con le sue caratteristiche fisiche e abilità(su tutte velocità, capacità di sterzata e accelerazione) e un colore univoco in gara(ci sono poi "fantocci" che non concorrono alla classifica e servono per rendere il gioco più avvincente, con colorazione nera o marrone). Nel menu possiamo selezionare la sensibilità (5 possibilità) del mouse che ci permetterà di curvare più o meno rapidamente, mio consiglio di adattarlo oltre al proprio piacimento, anche alle caratteristiche del pilota che saprà curvare più o meno agilmente.
Una simil-simulazione (strabiliante per l'epoca) con bei effetti inerziali e collisionali, consiglio l'utilizzo manuale delle marce per gestire al meglio le curve che vanno memorizzate con molta attenzione al fine di evitare rovinose cadute e conseguenti danni.
20 tracciati che metteranno in serio pericolo la nostra (già insana) salute mentale con difficoltà sempre maggiore, nelle gare successive avremo a che fare infatti con macchie d'olio e dossi artificiali, oltre ad avere curve sempre più impegnative.
Dobbiamo evitare il numero e la forte velocità degli impatti, due indicatori infatti ci segnaleranno i danni al pilota e alla moto. Una volta raggiunti uno dei due limiti saremo costretti al ritiro con conseguente perdita di punti per raggiungere il titolo iridato.
Possibile attivare un fantastico quanto scenico replay che ripercorre l'ultimo giro, con 3 visuali disponibili.
Un sistema di controllo pioneristico che setta gli standard ad alti livelli ma capace di regalare enormi soddisfazioni una volta padroneggiato. Portare a termine anche una sola gara "simula" lo sforzo del pilota, avremo a fine tracciato crampi alla mano e sfinimento.
Il grande talento di Chris Jungen e il sapiente utilizzo di poligoni, porta No Second Prize a velocità e capacità di calcolo raramente visti su una Amiga base. Tutto questo con caricamenti rapidi e minimali...
Trovo molte similitudini con Indianapolis 500, dall'utilizzo dei poligoni all'audio, passando per la frenesia delle sorpassi. Questi 2 titoli sono a mio avviso i migliori "simulatori" di corse disponibili per Amiga, purtroppo non posso inserire Formula One Gran Prix in quanto il frame rate è ai minimi storici(tecnicamente siamo di fronte al Capolavoro ma va giocato su MS-DOS!) .

Schermate tratte dal videogioco nelle fasi di test:













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