Articolo scritto da Tommaso Mauro Tautonico
Commodore 128 Memory Management (parte 2)
sabato 30 novembre 2019
venerdì 29 novembre 2019
Commodore 65 - Caratteristiche tecniche
Articolo scritto da Carlo Pastore
Commodore 65
Commodore 65
Il Commodore 65 è un prototipo sviluppato dalla Commodore Business Machine Ltd. che purtroppo non ha visto mai la luce. Come vediamo di seguito, le sue caratteristiche tecniche erano molto particolari e sarebbe stato molto interessante verificarne l'accoglienza al suo ingresso nel mercato dei personal computer.
giovedì 28 novembre 2019
Audio Commodore 64
Articolo scritto da Faber Pixel
Audio Commodore 64
Nel 1982 nasceva il Commodore 64, un home computer con molti punti di forza rispetto alla concorrenza. Uno di questi era sicuramente la presenza di un chip audio dedicato, novità assoluta su un personal computer.
Il chip audio del Commodore 64 era il circuito integrato MOS SID (Sound Interface Device) della Mos Technology, poi divenuta CSG (Commodore Semiconductor Group).
Grafica Commodore Amiga
Articolo scritto da Faber Pixel
Grafica Commodore Amiga
Grafica Commodore Amiga
Tra i chip custom di Commodore Amiga troviamo per la parte grafica:
il chip 8362, aka Daphne o Denise, preposto a generare un segnale video sulle macchine con chipset OCS (Original Chip Set) nei modelli A500, A1000, A1500, A2000, A2500 e CDTV;
il chip 8373, aka Super Denise o Hires Denise, per il segnale video su macchine con chipset ECS (Enhanced Chip Set) nei modelli A3000, A500+, A600 e l’ultima rev. 8 di A500;
il chip 1204, aka Lisa, per il segnale video su macchine con chipset AGA (Advanced Graphics Architecture) nei modelli A1200, A4000, A4000-T, CD32.
mercoledì 27 novembre 2019
BASIC 7 vs BASIC 10
Articolo scritto da Tommaso Mauro Tautonico
BASIC 7 vs BASIC 10
BASIC 7 vs BASIC 10
Comandi Basic a confronto tra la versione 7.0 del Commodore 128 e la versione 10.0 del prototipo Commodore 65 per verificare la possibilità di porting o adattamento del Basic 10.0 sul Commodore 128.
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Commodore 128,
Tommaso Mauro Tautonico
Amiga Guru Meditation
Articolo scritto da Faber Pixel
Amiga Guru Meditation
Amiga Guru Meditation
Quante volte ci sarà capitato usando Amiga di imbatterci nel fastidioso Guru Meditation! Schermo nero con rettangolo rosso in alto e una serie di codici.
Quando succedeva non rimaneva altro che premere il tasto sinistro del mouse e sperare di non incapparci di nuovo.
Quasi tutti resettavano senza capire bene cosa fosse successo, dando spesso e volentieri la colpa al floppy danneggiato. Si buttava e se ne passava ad un altro. Amen.
In realtà quel rosso rettangolo della morte ci forniva molte indicazioni di cosa fosse realmente successo e ora cercherò di darvene una chiave di lettura.
Innanzitutto c’erano due tipi di Guru: dati da errori della CPU e dati da errori del software di sistema. Vediamoli nel dettaglio:
Programmazione gotek con firmware FlashFloppy
Articolo scritto da Faber Pixel
PROGRAMMAZIONE GOTEK CON FLASHFLOPPY
PROGRAMMAZIONE GOTEK CON FLASHFLOPPY
Il gotek è un dispositivo hardware che permette di emulare un floppy drive su molti tipi di personal computer e tastiere musicali. Attraverso un ingresso USB è possibile caricare in singoli slot immagini di floppy disk in vario formato.
martedì 26 novembre 2019
Amiga Floppy Disk (parte 3)
Autore dell'articolo Faber Pixel
BOOTBLOCK
BOOTBLOCK
Il Bootblock è l’insieme dei primi due settori del floppy disk (settori #0 e #1) e contiene le informazioni necessarie per far partire (boot) il floppy disk stesso. Fino al Kickstart 1.3 compreso, Amiga poteva fare il boot del floppy disk solo sul drive DF0. Con il rilascio del Kickstart 2.0 fu invece possibile effettuare il boot da qualsiasi drive collegato.
Amiga Floppy Disk (parte 2)
Autore dell'articolo Faber Pixel
FILE SYSTEM
FILE SYSTEM
Il File System originario di Amiga, usato fino ad AmigaOS 2.1, fu OFS (Old File System). Non fu creato da zero, era infatti un adattamento del File System di TRIPOS (TRIvial Portable Operating System), sistema operativo nato nel 1976 nei laboratori dell’Università di Cambridge per le macchine PDP-11. OFS fu presto rimpiazzato in quanto, partendo da blocchi da 512 byte, ne rimanevano liberi solo 488 e ciò non consentiva agevolmente l’uso di altri mezzi di memorizzazione oltre ai floppy disk rallentando notevolmente il sistema. I 24 byte mancanti venivano utilizzati dai metadati, spesso ridondanti,all’inizio di ogni blocco.
Amiga Floppy Disk (parte 1)
Autore dell'articolo Faber Pixel
Codifica MFM
Codifica MFM
Nei floppy disk Amiga le informazioni sono scritte su disco con campi magnetici on/off. Le testine di lettura non sono in grado di rilevare direttamente se un campo sia acceso o spento. Per questo motivo viene utilizzata una codifica per memorizzare i bit di memoria sul supporto. Il cambio di polarizzazione dei campi indicherà se il bit è 1 o 0.
Per Amiga lo schema di codifica si chiama MFM (Modified Frequency Modulation).
X-Copy Professional (1992)
Autore dell'articolo Faber Pixel
X-Copy Professional (1992)
X-Copy Professional (1992)
X-Copy Professional è l’evoluzione del programma più conosciuto dagli utenti Amiga per la duplicazione di floppy disk. Certamente non la soluzione più funzionale per la duplicazione di software con protezioni anticopia, ma sicuramente il più facile e sicuro nella duplicazione delle copie di backup.
X-Copy Professional era divenuto una vera e propria suite di programmi che comprendeva oltre al citato X-Copy anche Xpress, per la copia di backup del proprio hard disk su floppy disk, Xlent, con funzioni di copia files su Ram, floppy e hard disk, Cyclone, programma per copiare dischi protetti con necessità di secondo drive esterno e dongle hardware fornito con la suite.
Commodore 128 Memory Management (parte 1)
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Tommaso Mauro Tautonico
Audio Commodore Amiga
Autore dell'articolo Faber Pixel
Audio Commodore Amiga
Uno dei punti di forza di Commodore Amiga era sicuramente l’audio. Attraverso il chip custom 8364, aka Paula, era in grado di gestire 4 canali DAC (Digital to Analogue Converter) di tipo PCM a 8 Bit stereo (2 + 2). Ogni canale con volume a 6 Bit, poteva controllare l’altro dello stesso lato, destro o sinistro, sia nel volume che nel periodo. I campioni audio erano forniti via DMA (programmabile fino a 29 Khz) o via CPU. Sull’uscita audio era applicabile un filtro passa basso.
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