Simons' Basic per Commodore 64
Tra le tante distribuzioni che aggiungono comandi Basic al Commodore 64 sicuramente il Simons' Basic è quella che ha avuto maggior successo. I comandi Basic extra sono moltissimi: la versione base infatti rende disponibili ben 114 nuovi comandi e, con l'aggiunta del disco estensione, si arriva a ben 205 nuovi comandi totali!
La versione base è del 1983 e fu distribuita da Commodore sia su cartuccia che su disco. Fu creata dal programmatore inglese in erba David Simons, appena sedicenne. La versione disco differisce da quella cartuccia solo per la scritta nella schermata iniziale: EXTENDED nella versione cartuccia, EXPANDED nella versione disco.
Simons' Basic versione cartuccia |
Simons' Basic versione disco |
Manuale del Simons' Basic |
Successivamente fu reso disponibile il Simons' Basic Extension su cassetta e disco. Dopo aver caricato il programma principale si carica anche l'estensione. A questo punto nella schermata iniziale si avrà Simons Basic 2.
Schermata di avvio del Simons' Basic Extension |
Schermata principale del Simons' Basic più Extension |
Manuale del Simons' Basic Extension |
I comandi aggiuntivi sono molto utili considerando la povertà di quelli disponibili nella versione 2.0 del Commodore 64. Spaziano dalla gestione degli sprite all'alta risoluzione, dalla grafica al sonoro, dalla tastiera alle periferiche di input, dalla matematica alla programmazione, dalla gestione disco alla sicurezza.
Uno dei maggiori difetti era quello che per eseguire un programma scritto con l'uso dei comandi aggiuntivi del Simons' Basic era necessaria la presenza della relativa cartuccia.
Nel corso del tempo mi sono imbattuto in innumerevoli cloni, come la versione Simon's Basic V3.1, il Simons' Basic II Mad Inc o il porting per Plus/4. Nessuno di questi vale la pena provare.
Purtroppo la gestione del Basic del Commodore 64, e di conseguenza la totalità dei programmi che aggiungono nuovi comandi Basic, Simons' Basic compreso, è spiacevolmente afflitta dalla lentezza del floating point data la doppia conversione. Fortunatamente il linguaggio macchina sopperisce a molte lacune.
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