sabato 20 marzo 2021

Mind Walker


presents:

Videogiochi Amiga che non hanno avuto successo di vendite ma apprezzati dalla critica e selezionati da Gabriele Ferri.

MIND WALKER - Commodore - 1986

Schermata di presentazione

Collaborazione di Andrea Pachetti.

Mind Walker è un videogioco del 1986 scritto da Bill Williams e pubblicato da Commodore come uno dei primi giochi per il nuovo computer Amiga 1000. Il giocatore è immerso in un cervello umano e deve curare una psicosi che minaccia il benessere del paziente. Molti aspetti del gioco (inclusi nemici e potenziamenti) giocano su questo tema psicologico. I quattro avatar dei giocatori, ad esempio, sono il bodybuilder umano, la ninfa dell'acqua, il misterioso mago e lo spriggan alieno.

La prima fase del gioco richiede al giocatore di costruire un percorso da un cristallo a un quadrato speciale situato da qualche parte nel cervello. Vari tipi di piattaforme si trovano tra il punto di partenza del giocatore e la destinazione: ogni tipo corrisponde a uno degli avatar. Ad esempio, l'acqua può essere collegata solo dalla ninfa, le torri dal mago e così via. Il punto di destinazione è spesso circondato da "tubi" che spesso bloccano il percorso dei giocatori poiché non è possibile creare un percorso su un quadrato con un tubo. I nemici fluttuanti assalgono il giocatore, che può distruggerli con un fulmine. Tuttavia, il giocatore deve rimanere fermo mentre attacca i nemici. La densità dei nemici aumenta man mano che il giocatore si avvicina alla destinazione. Una volta raggiunto il punto di destinazione, i tubi circostanti si abbassano, consentendo al giocatore di avventurarsi nella fase successiva. Le fasi variano a seconda del tubo scelto.

La fase successiva si svolge in una prospettiva in prima persona 3D (il giocatore sta cadendo da una fossa). Il giocatore deve manovrare in modo che cada in una delle zone verdi e venga portato in una regione più profonda del cervello.

Nella terza fase, il giocatore deve guidare l'avatar attraverso un labirinto di neuroni che pulsano con l'elettricità. Toccare uno di questi neuroni mentre è elettrizzato uccide istantaneamente il giocatore e vari nemici colorati fluttuano anche sul palco (il danno che subiscono aumenta man mano che il gioco procede). Il giocatore deve viaggiare attraverso il labirinto cercando di trovare un oggetto piramidale (il suono può essere usato come spunto, diventa più veloce man mano che il giocatore si avvicina). Una volta ottenuta la piramide, il giocatore deve tornare indietro al punto di partenza e uscire dal livello (l'uscita è circondata da neuroni, si deve determinare lo schema degli impulsi elettrici e incrociare mentre sono inattivi).

La quarta e ultima fase, con riferimento alla psicoanalisi, chiede ai giocatori di mettere insieme uno strano puzzle a colori. A scapito dei loro punti accumulati, i giocatori possono toccare il tubo di Sigmund Freud ed essere mostrato dove deve essere posizionato un pezzo, oppure possono posizionare i pezzi nel puzzle da soli. Il puzzle è composto da 42 spazi (6 x 7) e si ottengono sette pezzi al completamento di ciascuno dei sei livelli.

Mind Walker viene descritto come "il gioco più impegnativo attualmente disponibile", o come "un bizzarro incrocio di Adept e Marble Madness. Le recensioni hanno elogiato la grafica e il suono del gioco (" Utilizza in pieno le caratteristiche di Amiga più di qualsiasi altro altro gioco "), e concludono " Questo gioco è altamente raccomandato come un gioco di tipo arcade molto sofisticato ". Gli sono state date più di quattro stelle su cinque. Non è piaciuto invece il doppio controllo joystick-mouse. Voto: 8.

Commento di Gabriele Ferri

Aggiungere qualcosa a questa fantastica descrizione è quasi impossibile, complimenti vivissimi!
Ringrazio ancora il caro 
Andrea Pachetti
 per avermelo fatto conoscere, essendo uno dei primi titoli Amiga come ha detto il buon caro 
Faber
, non lo conoscevo...
Giocare a questo capolavoro nel suo anno di nascita sarà stato sicuramente affascinante quanto frustrante, specialmente senza il manuale originale (dove si capisce la storia e soprattutto cosa si deve fare), lo potete trovare nella sezione file del gruppo FB RetrocommodorePosso solamente dire che giocarlo oggi è sicuramente più semplice, complice la presenza dei social disponibili.
Dopo diversi anni di psicoterapia, rigiocare questo titolo è estremamente affascinante. I quadrati del gioco mi ricordano le diapositive, formato che andava molto di moda all'epoca(e che ora sto portando in digitale). Lo sfondo invece mi riporta a Quark, serie di documentari condotto magistralmente negli anni dall'inossidabile Piero Angela.
Mi permetto di aggiungere qualche nota sull'autore, Bill Williams, morto in giovane età (38) a causa della fibrosi cistica, diagnosticata a soli 13 anni. Williams iniziò la sua carriera sviluppando giochi per sistemi Atari 8 bit, fu poi stregato da Amiga, che descrisse come "un sistema rivoluzionario, facile da programmare e con audio innovativo. Ha lavorato anche su due titoli, uno su Nes e l'altro su SuperNes, purtroppo le sue condizioni peggiorarono e fu costretto a lavorare da casa.


Schermate tratte dal videogioco durante le fasi di test:







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