martedì 26 novembre 2019

Audio Commodore Amiga

Autore dell'articolo Faber Pixel

Audio Commodore Amiga

Uno dei punti di forza di Commodore Amiga era sicuramente l’audio. Attraverso il chip custom 8364, aka Paula, era in grado di gestire 4 canali DAC (Digital to Analogue Converter) di tipo PCM a 8 Bit stereo (2 + 2). Ogni canale con volume a 6 Bit, poteva controllare l’altro dello stesso lato, destro o sinistro, sia nel volume che nel periodo. I campioni audio erano forniti via DMA (programmabile fino a 29 Khz) o via CPU. Sull’uscita audio era applicabile un filtro passa basso.

Purtroppo non era presente un’uscita midi come sul concorrente Atari ST.

Nonostante queste caratteristiche innovative per l’epoca, i 4 canali risultarono ben presto stretti ai programmatori e ai compositori di musica su Amiga. Nei giochi, per esempio, venivano utilizzati quasi sempre solo 3 canali per la musica per poter usare il quarto con gli effetti e i suoni. Non era raro quindi trovarsi una schermata al lancio di un gioco in cui veniva richiesto se sentire la musica a 4 canali o gli effetti. Per questo motivo si svilupparono nel tempo tools e tracker con gestione software di più di 4 canali, che però penalizzavano la qualità audio e il tempo della CPU.

Rimanendo nel tema dei tracker, su Amiga nel 1987 nacque il software Soundtracker in cui venivano creati o suonati i MOD. I MOD divennero un formato standard riconosciuto in tutto il mondo e usato non solo nelle produzioni commerciali ma anche nella demoscene e scena MOD.

Questo nuovo formato audio era inizialmente a 4 canali a 8 Bit e poteva utilizzare fino a 15 strumenti campionati. Dopo il suo enorme successo arrivarono negli anni successivi tracker a 6, 7 o 8 canali con 31 strumenti utilizzabili, come Noisetracker, Startrekker, Protracker, Octamed e Oktalyzer. Ancora oggi questo formato viene utilizzato su PC moderni con software in grado di pilotare più di 128 canali a 16 Bit con 256 strumenti campionati e plug-in per sintetizzatori.

Su Amiga era possibile anche la sintesi vocale attraverso tre componenti indispensabili da inserire sotto Workbench: narrator.device, traduttore.library e SPEAK:handler. Campionando l’output della sintesi vocale era poi possibile utilizzarla come strumento sotto tracker.

Ovviamente era possibile sviluppare musica su Amiga con altri software, usati soprattutto da professionisti del settore, come Instant Music, DeLuxe Music, Bars and Pipes, Audio Master, Sonix, Pro Sound Designer, Audio Sculpture, SuperJAM!, Audition 4 e tanti altri.

#amigamusic

Amiga Soundtracker 2.3b

Nessun commento:

Posta un commento