domenica 1 dicembre 2019

Commodore P500

Articolo scritto da Faber Pixel 

Commodore P500 


Lo abbiamo presentato in varie occasioni e sempre ha destato l’interesse dei visitatori e degli appassionati. Abbiamo cercato di dare più informazioni possibile su questo modello ma nonostante tutto continuano a chiedercene di più. Abbiamo deciso quindi di preparare delle schede su gran parte delle macchine in casa Retrocommodore.
Ma veniamo alla scheda di oggi.

Il Commodore P500 fa parte della famiglia dei computers PET-II (o CBM-II), parente stretto delle linee 600 e 700, realizzati dalla Commodore Business Machines tra il 1982 e il 1984. Mentre le serie 600 e 700 erano destinate ad un’utenza professionale con le loro 80 colonne in modalità video monocromatica, il P500 era concepito per un’utenza domestica con 40 colonne e video gestito dal chip MOS VIC-II, successivamente usato anche per il Commodore 64, in modalità 40X25 a 16 colori.
Il processore era un MOS 6509, che lavorava a 1MHZ anziché 2MHZ proprio per la presenza del VIC-II, e aveva 128Kb di RAM.
Chip sonoro MOS SID 6581.
Erano presenti due porte giochi compatibili con lo standard Atari.
Porte: seriale RS232 (max baud rate 19200), parallela IEEE488, user e cartuccia.
Integrato nella ROM era presente l’Extended Basic V.4.0 (su due eprom) e un monitor per il linguaggio macchina.
Scheda di espansione opzionale basata su Intel 8088 per un utilizzo prevalente e quasi esclusivo del CP/M-86 non essendo di fatto compatibile IBM.
Espansione esterna RAM fino a 1MB.
Sono presenti una ROM per i caratteri, un eprom per il Kernal e due PLA.
Negli USA questo modello fu cancellato prima di essere ufficialmente presentato per il successo inarrestabile del Commodore 64. In Europa, presentato invece col nome CBM 500, fu un flop clamoroso. Data la sua rarità, è un modello molto ricercato fra i collezionisti.

Commodore P500

Extended Basic V 4.0


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