lunedì 2 dicembre 2019

Grafica Commodore 64

Articolo scritto da Faber Pixel

La grafica su Commodore 64

La parte grafica del Commodore 64 è affidata al microprocessore MOS Vic-II, evoluzione del MOS Vic presente nel Vic 20 in tutte le sue versioni e revisioni. Insieme al SID è stato il cavallo vincente per il successo planetario della macchina più venduta della Commodore Business Machine Ltd. Fu utilizzato in seguito anche nel Commodore 128 (Vic-II E) e nel Commodore Max Machine (6566). 
Fu progettato, sviluppato e realizzato nel 1981 dal duo Charpentier e Winterble, dipendenti della Mos Technology. Il loro gruppo di sviluppo non era la prima volta che progettava per la Commodore anche se il loro studio non si era concretizzato per gli alti costi che avrebbe previsto, come quello sul color PET.

MOS VIC-II v. 6569

Per realizzare il MOS Vic-II, oltre ad avere come base di partenza il suo predecessore, il duo fu influenzato soprattutto dal mondo dei videogiochi e dalla gestione hardware degli sprite. Gli sprite, ossia delle immagini raster che possono muoversi in tutte le direzioni su schermo attraverso un hardware dedicato e indipendentemente dallo sfondo, nascono agli inizi degli anni 70 in videogiochi arcade sviluppati da Taito. Il primo chip video con gestione sprite all’interno di una console casalinga invece risale alla seconda metà degli anni 70 e fu il Signetics 2636. Le caratteristiche tecniche dello sprite e la sua definizione, anche come termine, furono però documentate per la prima volta dalla Texas Instruments per il suo chip video TMS9918 negli anni a cavallo tra i 70 e gli 80. 

Il MOS Vic-II è identificato dalle seguenti sigle:

  • PAL: 6569 (Pal-B), 6572 (Pal-N), 6573 (PAL-M), 8565 (HMOS-II per C64E), 8566 e 8569 (VIC-II E per C128)
  • NTSC: 6566 (Max Machine), 6567 (NMOS), 8562 (HMOS-II), 8564 (VIC-II E per C128) 

Generava un segnale video luma/chroma e videocomposito e aveva 16kb di memoria dedicati allo schermo, ai caratteri e agli sprites. 

Le sue caratteristiche erano le seguenti: 
  • Grafica standard max 320x200 
  • Modalità Multicolor max 160x200 con caratteri 4x8 a 4 colori
  • Modalità testo 40x25 caratteri
  • Colori massimi utilizzabili 16
  • Gestione di max otto sprite hardware 24x21 in modalità grafica standard e 12x21 a 3 colori in modalità multicolor (aumentabili con tecnica software flicker)
  • Interrupt raster e scrolling
  • Supporto penna ottica
  • Caratteri PETSCII di provenienza Commodore PET e adattati
Poteva essere programmato attraverso 47 registri di controllo mappati in memoria nell'intervallo $D000–$D02E, di cui 34 erano dedicati alla gestione degli sprite. 

Formato grafico principale

Nel 1984 la società Audio Light produsse il software di disegno Koala Painter che poteva essere usato sia con joystick che con il proprio Pad dedicato, che introduceva un nuovo formato grafico e la possibilità di visualizzare due immagini contemporaneamente, utili per originale e modifica. 

Questo nuovo formato aveva estensione koa o kla, gg se compresso, e divenne presto lo standard su Commodore 64. La sua dimensione era fissa, 10003 byte e 40 blocchi, contenenti 8000 byte di bitmap, 1000 byte di memoria dello schermo, 1000 byte di RAM colore e 1 byte di colore di sfondo.

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