giovedì 1 aprile 2021

Centurion: Defender of Rome

 

presents:

Videogiochi Amiga che non hanno avuto successo di vendite ma apprezzati dalla critica e selezionati da Gabriele Ferri.

Centurion: Defender of Rome - Electronic Arts - 1991

Schermata iniziale del gioco

Centurion: Defender of Rome è un gioco di strategia con ampio spazio ad elementi arcade. Uscito nel 1991 a firma Electronic Arts in esclusiva per PC(DOS), successivamente fu convertito su Amiga e su varie console.

Nel gioco, ambientato nel periodo subito dopo l'unificazione della Penisola Italica, verremo chiamati a guidare l'Impero Romano per conquistare il rimanente mondo fino a quel momento conosciuto, costituito dai paesi dell'Europa e del bacino del Mediterraneo. Nella sezione strategica le battaglie di terra e di mare si svolgeranno in tempo reale, ma il programma permette comunque di interrompere l'azione in qualsiasi momento per assegnare nuovi ordini alle proprie truppe e operare le dovute correzioni qualora ce ne fosse bisogno. Le fasi arcade disponibili prevedono invece vari tipi di sfide come la corsa di Quadrighe nel Circo Massimo o lo scontro fra gladiatori nel Colosseo.

Nel gioco c'è anche la possibilità di annettere pacificamente l'Egitto alla Repubblica Romana, e questo ci permetterà di attivare un minigioco in cui potremo tentare di sedurre Cleopatra per passare una notte con lei.

Il gioco è stato distribuito in Italia dalla C.T.O. in lingua originale ma esiste una traduzione amatoriale in italiano da parte del gruppo pirata Maksoft.

Il gioco originale prevede una protezione anticopia. Verranno fatte domande sul periodo storico del gioco le cui risposte potranno essere trovate nel corposo manuale.

Commento di Gabriele Ferri: 

La leggenda narra che Roma fu fondata dagli dei, dopo la caduta di Troia furono loro a guidare un gruppo di troiani verso una terra promessa, più a ovest. La nacquero Romolo e Remo da una vergine Vestale (Rea Silvia) e allattati da una lupa che si prese cura di loro. 

Una volta cresciuti, i gemelli fondarono Roma sulle sponde del Tevere. La città prosperò e crebbe fino al giorno che i romani decisero di uscire dal loro piccolo impero per inseguire grandi sogni di gloria. Dopo 400 anni un giovane centurione romano con la sua legione sono accampati sulle sponde del fiume del Dio Tiberino, in attesa di nostri ordini... 

Con questa premessa si apre Centurion(Defender of Rome), "singolare" titolo della Bits of Magic sotto etichetta Electronic Arts. Questo è infatti l'unico titolo edito dalla casa americana, però nonostante le apparenze, parte del team era già "navigato". 

Sotto la guida artistica di James D.Sachs (talvolta lo si trova come Jim in qualche biografia) viene sviluppato questo titolo di genere strategico con la supervisione musicale del "Maestro" Rob Hubbard. Sachs nato in California nel 1949, fu appassionato da piccolo dall'architettura, nei primi anni '80 entrò nel mondo dei computer con il Commodore 64 e iniziò a creare prodotti per questa macchina. Il suo primo gioco, "Saucer Attack", fece diverse vendite via posta(allora era l'unico modo per far conoscere i propri lavori) ma la pirateria dilagante lo ha allontanò dal mercato C64 e lui si spostò successivamente su Amiga. La sua frase è ancora oggi epica: 

"Ho prodotto uno dei giochi più apprezzati per l'epoca ma è stato anche quello più crackato!". 

L'Amiga è stato il primo computer che ha permesso a Jim di esprimere la sua storia d'amore con una tavolozza per computer. Dopo alcuni mesi di sperimentazione con i primi pacchetti grafici su Amiga, Cinemaware fu enormemente impressionata dalla sua abilità e lo assunse per fare la grafica per il loro primo gioco, Defender of The Crown. Mentre lavorava su DOTC, si è occupato anche di lavori artistici e grafici freelance, progettando copertine per riviste e libri. Jim ha continuato a lavorare per Commodore, disegnando le interfacce utente per il CDTV. 

Osservando Centurion si nota una certa somiglianza nella struttura generale di DOTC. Un mix di strategia a turni con diversi elementi di azione, non a caso il designer è lo stesso, Kellyn Beck. 

La prima schermata ci presenta il "mondo" conosciuto dai romani fino a quel momento, una panoramica sull' Europa, Nord Africa ed una piccola fetta dell'Asia occidentale. 

All'inizio avremo una sola provincia (l'Italia ovviamente) ed una sola legione (fanteria). 

Come nel RIsiko avremo una mossa a turno (che corrisponde ad un anno, visibile nella parte superiore destra), potremo attaccare, spostandoci o rinforzarci. 

Entrando in una provincia straniera vi è l'incontro con il leader locale, corrispondente ad un capo realmente esistito (Asdrubale, Vercingetorige, Annibale, Amilcare, ecc.). Oltre ad un'illustrazione e descrizione della flora locale, troveremo una schermata che ci descrive lo stato psico-fisico della tribù che andremo ad affrontare. 

Possibile avere un approccio rispettoso verso il "nemico" al fine di cercare un'alleanza ed evitare spargimento di sangue(in caso di successo avremo un nuovo territorio senza sforzo). Questo accadrà in rare occasioni e il successo sarà direttamente proporzionale alla fama conseguita, ovvero al numero di stati già conquistati. È possibile anche scegliere di fare "dietro-front", se pensiamo di avere pochi uomini o dare un ultimatum. 

La seconda fase, la battaglia vera e propria, è rappresentata da un'inquadratura isometrica con le due fazioni nemiche contrapposte. 

Dovremo scegliere una strategia, anch'essa fedelmente riprodotta in game da tattiche utilizzate ai tempi. Con l'esperienza sapremo selezionare quella giusta per le diverse circostanze. La scelta fornisce ordini generali per il comportamento della nostra truppa, durante la battaglia potremo modificarla a nostro piacimento. Il generale si muove a raggiera mentre la nostra coorte può farlo in orizzontale o verticale. Tuttavia possiamo ordinare ad un'unità di attendere il nemico. Infine è possibile ordinare ai nostri uomini di attaccare in mischia (non sempre si dimostra una scelta vincente) o ritirarci. 

Vi è il generale (a cavallo) che dirige e motiva il suo esercito (costituito da fanteria, cavalleria ed elefanti, rispettivamente con una velocità crescente). Ogni generale ha qualità di leadership(voce, carisma e sfera di influenza) che hanno effetto sulla sua abilità al comando. 

L'esercito infatti in presenza di un capo o di un leader morto (c'è differenza tra capo e leader) si impanica perdendo coraggio e forza, con conseguente ritirata o morte in battaglia. 

Alla fine dello scontro vi è un resoconto con descrione romanzata dell'epilogo, la scelta delle tattiche effettuate e il bilancio delle vittime. 

La gestione delle province è un aspetto molto delicato, bisogna mettere a confronto il bisogno di nuovi "talenti"(moneta nel gioco) e la nostra reputazione. 

Possiamo imporre nuove tasse(più o meno asfissianti), costruire navi e bandire giochi, se non ci interessa del nostro onore potremo anche saccheggiare le nostre province. 

I vari gradi che potremo ricoprire sono: ufficiale, centurione, tribuno, senatore, generale, pretore, console, proconsole e Cesare. Ovviamente più alto è il grado, maggiore sarà la nostra capacità di avere legioni sotto di noi e flotte. 

Per aumentare il nostro prestigio è possibile annettere nuove province, ottenere nuove alleanze, vincere le corse con le bighe, costruire un anfiteatro, utilizzare i gladiatori. 

Questo ricadrà sul morale del nostro popolo, infatti un popolo scontento fornirà meno persone per la battaglia e se oppresso si ribellerà contro di noi(se non possediamo una legione perderemo automaticamente lo stato, sennò dovremo scontrarci contro di loro in una nuova battaglia). Il morale della provincia Romana è fondamentale e influenzerà quello delle legioni annesse. I morali sono di 4 tipi: contento, irrequieto, arrabbiato e ribelle. 

Un popolo sarà insoddisfatto quando perderemo battaglie, falliremo in un gioco, perderemo un'alleanza o non saremo stati in grado di proteggere i nostri confini dall'attacco straniero (i barbari). 

Partecipare ai giochi non è da spettatore, bensì avremo un ruolo da protagonista. Questo è forse l'unico aspetto negativo del gioco. Infatti una difficoltà mal calibrata rende spesso il risultato infausto. Tuttavia l'ottima realizzazione grafica unito al diversivo alle battaglie, fa passare questo in secondo piano(volete mettere l'ebbrezza di essere nel Circo Massimo, nel Colosseo ed avere il potere di fare il pollice verso!). 

Raggiunto il livello di tribuno potremo avere la nostra prima flotta, potremo scegliere 3 tipologie di imbarcazioni(triremo, pentaremo e galeone) che vantano una diversa velocità, capienza e resistenza. Ovviamente la nostra preferenza avrà i suoi "pro e contro", il triremo è agile ma poco resistente ai colpi, il galeone è l'opposto e ci costringerà a manovre più ragionate. 

La visuale questa volta è a "volo d'uccello" e mostra l'avvicinamento delle due navi (sottolineato da una musica sempre più andante). La loro battaglia avviene mediante il lancio di frecce, l'utilizzo di catapulte e dallo speronamento utilizzando il nostro rostro sulla nave nemica (più la nostra imbarcazione sarà pesante e veloce, maggiore sarà il danno inflitto). Potremo decidere di abbassare il ponte levatoio con il tasto ENTER, se saremo abbastanza vicini la nostra truppa sbarcherà ed inizierà il conflitto corpo a corpo. La nave sconfitta sarà caratterizzata da un'animazione che mostra l'affondamento ed uno squalo che gira intorno alla carcassa. 

Anche qui si nota l'esperienza e l'arte che Sachs ha maturato, infatti viene dalla realizzazione grafica di "Port of Call", videogioco pubblicato 4 anni prima, dove mostra una capacità nel realizzare imbarcazioni navali veramente notevole. 

Il comparto sonoro è minimale ma delizioso: squilli di tromba, fendenti parati, urla delle truppe, nitriti dei cavalli, rumori delle imbarcazioni, gli effetti dei giochi sono egregiamente digitalizzati e calano in pieno il giocatore nell'atmosfera. 

Il gioco finisce quando avremo sotto il nostro controllo tutte le province e finito il turno, non avremo rivolte o attacchi nemici. Riuscirci ci permetterà di entrare nella storia!

Schermate tratte dal gioco durante le fasi di test























Foto della collezione personale di Gabriele Ferri


1 commento:

  1. Ottima recensione.... a cui aggiungo alcune particolarità... I vari personaggi presenti all'interno del gioco oltre ad avere basi storiche vengono raffigurati prendendo spunto da attori in carne e ossa che li hanno rappresentati sul grande schermo...
    Vedi Charlton Heston oppure Elizabeth Taylor...

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